L’app inutile che sta conquistando l’Italia: ecco di cosa si tratta!

Da qualche tempo in Italia sta spopolando un’app che sembra non avere alcuna utilità, ma che al contempo sta conquistando sempre più utenti: si tratta di “Yo”. Apparentemente l’applicazione sembra fatta solo per inviare messaggi con la parola Yo, ma così non è.

L’app Yo, tuttavia, rappresenta un’innovazione nell’ambito delle app per smartphone, sia dal punto di vista tecnologico che commerciale. Infatti, è stata una delle poche app ad aver raccolto oltre 1 milione di dollari di investimento, come spiegato nel nostro precedente articolo sulle startup.

Come funziona? L’app invia un messaggio con la parola “Yo” a uno dei contatti che si hanno. L’interlocutore riceve la notifica di ricezione del messaggio e sente un suono, come se avesse ricevuto una qualsiasi altra notifica. Qual è la sua utilità? In realtà, quasi nessuna. Ma se si pensa al suo sviluppo e al successo che sta avendo, ci si rende conto di come possa essere interessante per alcuni aspetti.

Per esempio, Yo sta diventando uno strumento di marketing potentissimo. A un livello più avanzato, l’app può essere utilizzata per notifiche importanti, come le emergenze o le chiamate di lavoro. Inoltre, consente un facile accesso a contenuti collegati all’app stessa che possono essere utilizzati a scopo promozionale o pubblicitario.

Ma perché stanno investendo così tanto in un’apparente non utilità? Già, perché Yo non guadagna direttamente dal suo utilizzo. Ma ciò che è attirante è il potenziale: chiunque può creare un contenuto collegato all’app e guadagnare attraverso l’utilizzo degli strumenti di marketing o pubblicità.

In tal modo, Yo sta diventando un’arma formidabile per chi vuole investire in una startup innovativa e guardare al potenziale che esso offre. Se si desidera partecipare alla crescita di questo paese, non si può non considerare la possibilità di investire in app come questa.

Insomma, sebbene possa apparire inutile, Yo rappresenta un valore aggiunto per chi vuole investire nell’innovazione tecnologica e nella raccolta di fondi. La sua apparente “inutilità” nasconde dunque un grande potenziale per chi intende puntare sull’innovazione e sul futuro.