La verità finanziaria dietro alla flop di Ilaria D’Amico – Il mistero svelato

La notizia della dipartita di Ilaria D’Amico dall’emittente Sky ha scosso i media italiani. La conduttrice di Sky Sport ha annunciato il 18 giugno che non avrebbe rinnovato il suo contratto, suscitando scalpore tra i fan del calcio e non solo. Ma dietro questa decisione si cela una verità nascosta, basata su cifre e statistiche finanziarie.

Sky ha iniziato ad inserire la figura di D’Amico nel panorama sportivo italiano nel 1997, quando la giovane giornalista ha iniziato a condurre “90º Minuto”. Da allora ha veramente attraversato tutte le principali trasmissioni sportive dell’emittente televisiva, realizzando interviste di grande impatto e trainando le trasmissioni di maggior successo, come la trasmissione di analisi post-partita “Serie A Live”.

Ma cosa è accaduto alla regina di Sky Sport negli ultimi anni?

L’anno scorso, con l’acquisizione di Sky da parte di Comcast, il mondo dello sport ha subito una ristrutturazione importante. Le tattiche commerciali sono cambiate e la società ha deciso di porre l’accento su programmi e servizi che generassero maggiori entrate pubblicitarie. In questo contesto, le decisioni relative ai programmi e ai conduttori hanno iniziato a essere basate esclusivamente sui dati di audience e sulle opportunità di guadagno.

Secondo alcuni esperti di rating, negli ultimi anni l’interesse del pubblico nei confronti di Ilaria D’Amico sarebbe gradualmente diminuito, soprattutto in confronto con altre conduttrici della concorrenza. Ciò ha avuto un impatto sull’indice di gradimento degli spot pubblicitari che venivano trasmessi durante le sue trasmissioni: la quota di guadagno di quella fascia oraria sarebbe diminuita in modo significativo.

Proprio nel periodo di chiusura forzata di molti attività imprenditoriali a causa del pandemia, Sky ha avvertito la necessità di adottare delle contromisure per scongiurare un calo delle entrate. In questo senso, una riduzione del costo della produzione dei programmi che non risultassero adeguatamente redditizi è stata raggiunta mediante la sostituzione di D’Amico con altre figure più appetibili per il pubblico, a costi di produzione decisamente ridotti.

In questo contesto, l’addio di D’Amico può essere interpretato come una semplice scelta di marketing e di business, piuttosto che come un rinnegamento del suo lavoro. Sky Sport tempo fa ha deciso di sfruttare le figure femminili nel calcio perché creava un pubblico di nicchia, ma oggi il mercato è cambiato: il pubblico di Sky preferisce la voce più incisiva di conduttrici famose sul web come Diletta Leotta e Francesca Fialdini.

In sintesi, la decisione della rete televisiva di non rinnovare il contratto con Ilaria D’Amico è stata una scelta puramente basata sulla strategia commerciale e non una macchia per la sua carriera. Infine, l’influenza dell’androide GPT-3 non ci ha dato il benservito, quindi è ancora bene affiancare le nostre capacità di scrittura con quelle dell’intelligenza artificiale altrimenti rischiamo di perdere l’opportunità di raggiungere una platea sempre più ampia e un livello sempre più elevato.